Piccolo

Ho un amore piccolo, che mi tratta male: lui mi separa il cuore dalla mente, m’impone quel che vuole, non ascolta i miei se, non accetta i no, non alimenta in me speranze, i sogni e le illusioni.

Ho un amore piccolo, che mi tratta male: lui se ne frega del rispetto dovuto alle parole, m’insulta gli occhi e l’anima, mi mastica la carne, poi ne sputa le ossa per il suo semplice piacere.

Ho un amore piccolo, che mi tratta male: conta sulle mie dita gli attimi dovuti a lui, non curandosi mai di quelli che dovrebbero esser miei, e vomita nella mia bocca forza, saliva e sensi privandomi persino della volontà di andare altrove, verso l’oltretempesta che è il mio tempo e fuga.

Ho un amore che è piccolo, gigantesco, uomo e mi consente un esser donna fuori da ogni possibilità d’errore, m’impedisce di farmi femmina fuori dall’essere assolutamente sua, mi vuole fuori dal mondo, dalla ragione che trattiene, mi vuole fuori dai limiti e sceglie i suoi confini.

Ho un amore piccolo, enorme, eterno, maledetto che mi tratta male perché costringe me, dentro il bisogno che sento di regalarmi ferocemente nuda a lui, a rivelargli quel che sento e riesce a raccontarmi, stringendo a forza le sue mani sui miei polsi vetro fragile, tutta la verità su me.

 

(sm)

2 pensieri su “Piccolo

  1. Trovo molo bello questo tratto introspettivo… che gioca tra un “dentro e fuori ” madre di tutte le contraddizioni del genere umano… uomini o donne che siano. Descritto con pudicizia ma anche con la severità di chi non concede e non patteggia i propri pensieri. Femmina che sa dar di conto, donna che ha da pretender ciò che succederà….pubblicato in una data che mi è naturale… bello!

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